Questa lunga crisi economica non ha risparmiato praticamente nessuno, lo so. C'è chi ciclicamente è in cassa integrazione o, peggio ancora,c'è chi ha definitivamente perso il lavoro. Per fortuna questa sorte non è toccata a me, ma la riorganizzazione del lavoro che c'è stata dove sono impiegata io mi ha completamente stordito. Questo restyling (un inglesismo che dovrebbe addolcire la pillola?) con tutti i suoi assurdi paradossi ha colpito la mia fantasia. Piano piano, ricamando nella mia testa crudeli intrighi ambientati in uno spietato e modernissimo tessuto sociale, si è fatta strada in me un'idea nuova e impegnativa: scrivere un libro! Un'impresa tosta data la mia incostanza e inconcludenza cronica!.. ma che dire? il fatto è che non mi abbandona la voglia di comunicare..e se prima il mio sordo interlocutore era un biondino di dieci anni, ora ho la presuntuosa ambizione di rivolgermi ad un pubblico molto più numeroso e variegato. Ma se non ho sortito alcun effetto su in imberbe fidanzatino, quale speranza ho di colpire la curiosità e il cuore di tanti sconosciuti?..EH, questa è la meravigliosa testardaggine di quella fenice che non si arrende ed è pronta a ricominciare tutto daccapo,è pronta a rialzarsi alta in volo. La mia caparbietà mi ha portato sempre più lontano dalle ceneri da cui ero rinata..più davo vita ai miei fragili e contraddittori personaggi, più mi sentivo viva e libera.. questo per ben ottanta pagine! Non male come inizio!.. considerando che mediamente un libro si aggira sulle 300 pagine, ecco, sono a poco meno di un terzo dalla conclusione della mia opera. E allora perchè l'ho interrotta? Ero a corto d'idee?mi son fatta prendere dallo sconforto dalla giungla fatta di poliedritici scrittori, avidi editori a pagamento, ignote possibilità di riuscita? O forse ho solo temporaneamente accantonato il mio sudato libro?
....Il fatto è che una mattina mi sono inspiegabilmente svegliata con un inestirpabile chiodo nella testa!.....
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